Art+Design
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eventi fisici
La parola dis.de. non esiste, è un acronimo che da l'avvio a una innumerevole lista di significati e pensieri, una sorta di astrazione. Disde ha un suono veloce che evoca un mondo di materia primaria che prende forma in oggetti di uso quotidiano.
questo e' stato lo spirito con cui un gruppo di designer ha iniziato a pensare a una mostra collettiva nata da parole usuali quali laboratorio, legno, ferro, ceramica, rame, plastica, natura, cortile, tessuto, colore. Parole che prendono significato attraverso le realizzazioni di cinque designer. Il risultato e' una raccolta dalle linee essenziali ma decise, oggetti solidi o aerei ma sempre funzionali.
lo spazio, un piccolo laboratorio che si apre su un antico cortile e porta visibili i segni di generazioni di restauratori, sarà il teatro delle produzioni che verranno collocate e dislocate tra interno ed esterno cercando di creare un senso di continuità tra dentro e fuori; sottolineando il senso di spaesamento attraverso una scenografia verde, curata da Maurizio Bollettini, ispirata alla vegetazione che nasce spontanea nei luoghi abbandonati e prende forma seguendo gli spiragli di luce.
Le ceramiche di Simona Cardinetti, cesti e borse intrecciati in filo di plastica di Palorosa Project, tavoli e vasi in ferro di Sillabe, tessuti dipinti di Gaia Maveri e i tavolini/scultura "the Whirling Twins" in ottone e rame di Paolo Giordano