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17.04.2023 - 23.04.2023

Johannes Willi

presents: Chronic Pain Orchestra

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Art+Design / mostra

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Cesare Correnti 14

Via Cesare Correnti, 14

Johannes Willi

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Johannes Willi

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L’artista svizzero Johannes Willi presenta, per la prima volta in Italia, il suo progetto Chronic Pain Orchestra, nel corso della settimana del design milanese, all’interno del distretto dedicato alle contaminazioni cross-disciplinari del design con ambiti creativi liminari.


Chronic Pain Orchestra è un’opera installativa che invita lo spettatore a confrontarsi con la dimensione corporea della relazione, con l’urgenza di comunicare e con i limiti del linguaggio nell’espressione del dolore. Per Milano Design Week, l’artista sviluppa un lavoro già avviato nel 2019, e scaturito da un periodo di residenza di sei mesi a fianco dei pazienti cronici della clinica del dolore del Centro per paraplegici di Nottwil, Svizzera. Quella presentata a Milano sarà una seconda versione del progetto, che ha già avuto un suo primo momento, con un diverso set di sculture, in Svizzera.


La narrazione del dolore è una componente fondamentale della percezione stessa del dolore; l’omissione della verbalizzazione intensifica la crisi in cui i pazienti affetti da dolore cronico si trovano. Con la sua opera, Willi dà forma a un linguaggio dell’incomunicabile, attraverso un set di sculture percussibili che possano parlare al posto dei pazienti, che possano raccontare senza le parole la condizione della sofferenza. Il momento della presentazione del lavoro a Milano rappresenta una fase fondamentale e integrante dell’opera: il pubblico verrà infatti invitato ad interagire con le sculture, contribuendo così a completarle con il loro tocco.


È infatti attraverso un atto performativo che le sculture-gong antropomorfe vengono “fatte parlare” attraverso carezze, colpi, graffi: l’atto terapeutico di trasferire sul corpo metallico della scultura la sensazione tattile del dolore, restituisce la forma e la specifica vibrazione di un’esperienza profondamente personale ed intima, che nella condivisione si fa compassione, ovvero: cum-patior. La necessità di riappropriarsi della dimensione della compassione, nel suo senso etimologico, si estende dal caso specifico della condizione del paziente cronico alla crisi quotidiana dell’insufficienza del linguaggio nella relazione con l’altro.


In questo senso, la presenza del lavoro di Willi all’interno di una manifestazione internazionale dedicata al design, getta nuova luce sul ruolo mediano dell’oggetto, come catalizzatore di discorsi radicati nell’esperienza umana, come amplificatore del dialogo.


Chronic Pain Orchestra è la testimonianza tangibile della capacità comunicativa propria sola della poesia, e del potere dell’arte di creare ponti laddove c’erano muri, di generare bellezza laddove c’era dolore.